Tuesday, September 16, 2014

L'altra faccia dell'Italia, quella che non si vuol piu' scrivere

Apri il giornale e leggi che hanno ammazzato una donna, trucidato un ottantenne, sgozzata una ex che voleva scappare per la violenza, che degli studenti scappano di casa, centinaia di persone scompaiono nel nulla dopo essersi allontanate da casa con un pretesto.
Questo il clima che si legge nella cronaca. Quello che non si legge e' la fame nera di coloro che non hanno e non possono. Quello che non viene detto e' che in taluni posti della penisola a forma di stivale c'e'ancora gente che non sa leggere o scrivere, che ci sono persone che credono che vendendosi possono sopravvivere, famiglie che non mandano a scuola i figli perche' sono l'unica loro sopravvivenza mandandoli a fare lavori saltuari per poter sbarcare il lunario, anziche' andare a scuola e imparare a vivere come tutti gli altri.
Lo stereotipo americano e' giunto tra noi da molti anni e quindi bisogna adattarsi, si deve sempre ridere, essere gioiosi, felici, mostrare 56 denti che luccicano di un bianco che manco Mamma Natura lo puo' fare, camminare alla moda, essere in tutto e per tutto uguali, mai essere negativi, mai pensare in negativo, mai dire no, e se si discute tutto deve essere ok, va tutto bene, anzi benissimo. Ridere, sempre, anche se ti muore la compagna adorata, il figlio prediletto, il canarino con cui ci facevi ciu-ciu. Nulla deve essere toccabile e nulla deve essere contro la tua immagine, perche' oggi come oggi e' la tua immagine quella che conta, non chi sei o cosa sai fare!
E allora che fare? Nulla, non si puo' proprio fare nulla. Si deve fare la colazione nella cucina del Mulino Bianco, costruita appositamente perche' tutto era inventato, si deve essere pronti per andare al lavoro tutti e due, con i figli gia' pronti per andare a scuola (ditemi che sono matto ma sempre i figli sono uno maschio e uno femmina, in ogni occasione), con il cane che ti porta il giornale mangiando i suoi tic-tac lava-zanne e quindi tutti si esce poi di casa, quella che ha il giardino con l'amaca, il barbecue, l'altalena, il tosa erba (te lo vedi in piazza Navona un appartamento cosi'?) e i genitori ognuno con la sua auto propria e i figli con le biciclette riservate.
Ecco, questa e' la nostra Italia. Attuale. Quella vera. Benvenuti in Italia, Paese dove c'e'gente che va (poca) e gente che viene (tanta).

INC News, 16/09/2014-copyright©INCNews

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