L'intervento degli algoritmi nel determinare cosa debbano leggere centinaia di milioni di utenti quando accedono al social network è più limitato di quanto si volesse far credere. Un documento interno riservato, uno di quelli che raramente vengono alla luce, ha allargato ancora di più lo scandalo esploso l'altro giorno: Facebook gestisce le notizie in base a parametri "editoriali". Spesso censurando quelle sgradite, magari di stampo conservatore, o infilandone alcune necessarie a sostenere la propria immagine. Una rivelazione che ha perfino condotto il Senato statunitense a chiedere spiegazioni al colosso californiano. La guida, ottenuta e diffusa dalGuardian, ha reso ancora più evidente che la cose non stanno affatto come Menlo Park ha ripetuto per giorni. Dietro alla sezione Tendenze, che in Italia non vediamo ma è attiva in molti mercati in lingua inglese e in fase di sperimentazione in spagnolo e portoghese, c'è infatti una piccola squadra, composta da non oltre una dozzina di persone, che decide quali devono essere gli argomenti caldi di cui far discutere la propria, sterminata community.
Leggere l' articolo di Simone Cosimi per Repubblica cliccando QUI
INC News, 13/05/2016 - source: Repubblica