Sacchetti biodegradabili o no?
Molti sacchetti della spesa marchiati come «biodegradabili» non sarebbero così rispettosi dell’ambiente. Anzi sarebbero sacchetti tarocchi. In commercio sono stati trovati infatti «involucri» di plastica spacciati per biodegradabili e compostabili. A scoprirlo sono stati i carabinieri dei Nas inviati dal procuratore Raffaele Guariniello a controllare i sacchetti della spesa in commercio. L’inchiesta della Procura di Torino è nata da una segnalazione dell’associazione di categoria Assobioplastiche, che nei mesi scorsi aveva inviato al pm una relazione dettagliata su alcuni prodotti immessi in commercio in violazione delle norme che disciplinano la produzione biodegradabile.
Le analisi commissionate dalla procura hanno confermato gli esperimenti di decomposizione già effettuati dall’associazione su alcuni prodotti trovati in commercio. Le sostanze utilizzate sono di natura plastica. Per essere definito biodegradabile un sacchetto deve degradarsi quasi interamente nell’arco di sei mesi. L’inchiesta, per ora è contro ingnoti, in attesa di indivuare i responsabili della rete produttiva di questi sacchetti tarocchi. L’accusa ipotizzata è frode in commercio.
INC News, 13/09/2014-via La Stampa
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