Tre persone che avevano contratto il virus zika morte nell’ultima settimana in Colombia. Tutte avevano contratto anche la sindrome di Guillain-Barré, una malattia normalmente piuttosto rara, che attacca il sistema nervoso. Altri sei decessi sono oggetto di osservazione. Cresce la preoccupazione tra i medici . Il neurologo Jaime Lizarazo, spiega che “normalmente abbiamo tra i 25 e i 30 casi all’anno di Guillaum-Barré, nell’intero dipartimento di Nord Santander. Abbiamo avuto, invece, 30 casi soltanto nell’ultimo mese e mezzo, mese e dieci giorni. Per dire che l’incidenza è aumentata di oltre 10 volte, rispetto alle attese”. È allarme anche in Venezuela, dove ci sono stati 319 casi conclamati e, finora, 3 morti. Sono 68 le persone sottoposte a terapia intensiva.
Le autorità del Brasile, dove si studia un eventuale legame tra zika e microcefalia, stanno cercando in ogni modo di sterminare la aedes aegipty, zanzara principale veicolo di trasmissione del virus. Mobilitati 71.000 soldati nello Stato di Rio de Janeiro. Di questi 31.000 sono marinai, 30.000 appartengono all’esercito, 10.000 all’aviazione.
Alexander Chieppe, sottosegretario alla Salute dello Stato di Rio, afferma che “il rischio c‘è nell’intero Stato, ma in realtà in tutto il Paese e in tutte le aree tropicali del pianeta. Zika rappresenta, oggi, un’emergenza per la salute pubblica e richiede differenti decisioni che sono già state prese. L’idea è di unire gli sforzi per ispezionare tutti gli edifici dello Stato di Rio entro i primi tre mesi dell’anno”. Anche il tempo è fattore fondamentale per arginare il diffondersi del virus. Ricercatori di San Paolo hanno messo a punto un test che rileva in cinque ore la presenza di zika in campioni di saliva, sangue o urine.
INC News, 13/02/2016 - source: ©Euronews
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