"Restiamo uniti perché cessi ogni azione che da una parte o dall'altra sfigura il volto di Dio e ha in fondo lo scopo di difendere con ogni mezzo interessi particolari, a scapito del bene comune". "Insieme diciamo no a odio, violenza, vendetta, in particolare quella in nome di una fede o di un Dio". Lo dice il Papa nella moschea di Koundoukou. Il Papa incontrando la Comunità musulmana nella moschea centrale di Koudoukou, a circa quattro chilometri da Bangui, ha tributato un forte omaggio al ruolo svolto dai musulmani in Cetrafrica per la riconciliazione e contro l'odio interetnico. E al ruolo svolto in questo senso da tutte le religioni e confessioni presenti nel Paese. Un omaggio analogo aveva tributato ieri nella visita alla Facoltà teologica evangelica (Fateb), ma oggi le parole agli islamici suonano ancora più significative, data la connotazione sedicente islamica dei seleka e sedicente cristiana degli antibalaka che ha fatto piombare il Centrafica nella violenza e lo ha portato sull'orlo del genocidio. L'omaggio del Papa è ai leader religiosi e alla Piattaforma per la riconciliazione del Centrafrica guidata dall'imam Oumar Kobine Layama, dal presidente degli evangelici, pastore Nicolas Guerekoyame Gbangou e dall'arcivescovo cattolico Dieudonne Nzapalainga.
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INC News, 30/11/2015 - via ANSA
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