Sunday, September 14, 2014

Giustizia per Marianna uccisa dopo 12 denunce

Giustizia per Marianna

Marianna Manduca aveva 32 anni quando, il 3 ottobre 2007, il suo ex marito Saverio Nolfo la ammazzò con dodici coltellate.Dodici come le denunce che la ragazza aveva presentato alla Procura di Caltagirone, senza che nessuno prendesse sul serio le minacce e le aggressioni, perfino pubbliche, che subiva. Accadde a Palagonia, nel Catanese, e pochi giorni dopo Marianna avrebbe vinto la lunga battaglia giudiziaria per l’affidamento dei tre figli. L’uomo sconta una condanna a vent’anni, ma finora la vittima non aveva mai avuto vera giustizia, né in vita né in morte.
Ora forse un inizio di giustizia c’è. Il 12 settembre la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del cugino di Marianna, tutore dei suoi figli, che vivono con lui e la sua famiglia nelle Marche.
In base a questa sentenza, la Corte di Appello di Messina non potrà più respingere per scadenza dei termini la richiesta di risarcimento ai tre ragazzi per la “negligenza inescusabile” dei pubblici ministeri che avrebbero dovuto prendere in esame le denunce della madre. Per i giudici messinesi, l’istanza andava presentata entro due anni dalla morte di Marianna. La Cassazione li costringerà a ragionare: la scadenza dei termini va calcolata «dal momento in cui i minori stessi avessero acquistato la capacità di agire», cioè dal giorno in cui un adulto è stato nominato loro tutore, cosa avvenuta solo nel dicembre 2010.
INC News, 13/09/2014

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