L'EDITORIALE DEL SABATO SCRITTO DA MIKHAIL LERMONTOV
Uscito dall'acqua del mare freddino di Hoek van Holland e inforcato gli occhiali, osservai la gente che avevo intorno: nessun burkini o burka in giro. Nel guidare per il ritorno, riflettei su quanto fosse assurdo (per me) questo discutere sul permettere o meno alle donne musulmane di indossare il burkini in piscina o al mare. Addurre, poi, la scusante della sicurezza e della "ragione di Stato" mi sembra esagerato. Di quale sicurezza si parla? Io posso vedere le mani, il viso e i piedi della persona, dunque la sicurezza non ha senso, a meno chè non si stia parlando di cinture esplosive (che però si vedrebbero ugualmente). Ogni donna (ma anche ogni uomo) ha il diritto di vestirsi in modo dignitoso, nello stare in spiaggia o nel frequentare piscine pubbliche, e il burkini, quello che si è visto in talune sfilate di moda arabe, è tuttaltro che riprovevole e poi a chi darebbe fastidio, scusate? Alle persone che si recano in spiaggia con il trikini, pesando 210kg e con maresassi di adipe da far star male e che si sentono toccate dalla invidia! Ma di quale sicurezza o ragion di stato si sta discutendo? Ma quale uguaglianza tra donne, si va vagheggiando? Si vuole vietare il burkini assieme al burka, per penalizzare sempre più le donne musulmane, che hanno ricevuto una sola ideologia e che nel loro costume credono, rifiutando quello altrui.
Non confondiamo tutto, per favore. Vietiamo questo o quello, facciamo che sia così o colà, ma alla fine non si fa quello che è più logico: informare le minoranze etniche o religiose che si avventurano in un altro contesto sociale, che una volta entrate nella nuova Patria, per restarci serenamente, occorre integrarsi e per fare questo occorre anche sacrificare qualche cosa di privato. Io sono della idea che se ad un gruppo di espatriati di etnia sigh vienisse detto: guardate, vi diamo lavoro e alloggio, vi assicuriamo un potenziale avvenire, ma dovete adeguarvi a noi, alle nostre tradizioni e cultura, integrarvi a noi pur non chiedendovi di dovervi togliere il turbante o tagliarvi la barba o rinunciare al shari, queste persone si selezionerebbero da sole e si eviterebbero i guai che abbiamo. In Italia, per esempio, in molti posti, ci sono comunità sigh veramente ben integrate, pur non dovendo sottostare a limiti di cultura o espressione di rito. Con la forza non si è mai ottenuto nulla.
Diciamo ai bambini musulmani, tutti noi insieme delle due religioni monoteiste, che il crocifisso in classe a scuola è solo un simbolo della religione nazionale come la mano di Fatima, facciamo giocare i bambini delle due religioni insieme e lasciamo che una volta adulti essi scelgano dove stare. Smettiamola tutti quanti di imporre il nostro credo ad un bimbo di 5 anni che forse sa solo credere ancora al giocattolo, ma aiutiamolo a compredere l'esistenza della parola umanità e che da grande dovrà fare scelte serie. Non si può far credere ad una bambina della esistenza della Barbie con il burka, perchè il giorno che la bambina, diventata adulta, si accorgesse della truffa creata dal marketing per aumentare la vendita delle Barbie, il burka che le abbiamo obbligato ad indossare sapete dove ve lo potrebbe mettere?
Lasciamo che ci siano donne che vanno per spiaggia in mini-bikini e lo stesso a coloro che desiderano indossare il burkini. Anche perché nessuno ha pensato che invece il burkini potrebbe fare trend e la prossima estate tutte in burkini da Miami alle Maldive! Le donne, nella moda, non ascoltano proprio nessuno!
Mikhail Lermontov - 20/08/2016 for INC News - ©INCNews
Out of the water in the chilly sea of Hoek van Holland, and put on my glasses, I watched the people around me: no burkinis or burka around. In the driving for the return thought about how absurd it was (for me) this debate on allowing or not Muslim women to wear the burkinis in the pool or the sea. Adduced, then the excuse of security and "reason of state" seems exaggerated. What we talk about safety? I can see the hands, face and feet of the person, so the security makes no sense, unless you're talking about explosive belts (but you still would see). Every woman (and also every man) has the right to dress in a dignified way, in being at the beach or attend public swimming pools, and burkinis, what we have seen in some Arab fashion shows, is anything but reprehensible and then who would bother, sorry?
To people who go to the beach with trikini, weighing 210kg and mattresses of fat to make you sick on watching at, and who feel touched by envy! But what kind of security or reasons of state is being discussed?Which equality between women, it goes yearn for? You want to ban the burka and burkinis together, penalising always most Muslim women, who received only one ideology and that they believe in their costumes, rejecting that of others.
Do not confuse everything, please. We prohibit this or that, we do it as well or there, but in the end no one does what is more logical: to inform the racial or religious minorities who venture into another social context, that once you enter the new homeland, to stay there peacefully , you need to be integrated, and to do this you must also sacrifice something private. I am of the idea that if to a group of expatriates Sigh race being told: look, we give you employment and accommodation, we assure a potential future, but you must be adequate to us, to our traditions and culture, integrated to us while not asking you to having to remove your turban and cut your beard or forfeit the shari, these people would select for themselves, and it will avoid the trouble that we have. In Italy, for example, in many places, there are very well integrated Sigh communities, although they should not be bound by cultural limitations or expression of ritual. By force was never achieved anything.
Say to the Muslim children, all of us together of the two monotheistic religions, that the crucifix in the classroom at school is just a symbol of the national religion, as the hand of Fatima, let the children of the two religions play together, and let them, once will be an adult they have to choose where stand. Let's stop all of us adults to impose our beliefs to a 5 year old baby, who knows maybe just what is a toy, but let us help him to understand the existence of the word humanity and that once will be adult he will have to make big serious choices.
You can not force to believe a little girl of the existence of Barbie with the burka, because the day that the child became an adult, was aware of the scam created by marketers to increase sales of Barbie, the burka that we forced her to wear, you know where she could put it? Let's leave that there are women who want to go to the beach in mini-bikinis and the same to those who want to wear their burkinis. Because nobody thought that instead the burkinis could make trend, and in the next summer everyone will wearing burkinis, from Miami to the Maldives! Women, in the fashion, do not listen to anyone!
Mikhail Lermontov - 20/08/2016 for INC News - ©INCNews
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