Monday, April 25, 2016

Chernobyl, 30 anni dopo arriva l'"Arco"



Le prime immagini dopo l’esplosione alla centrale nucleare di Chernobyl avvenuta il 26 aprile 1986, esistono grazie al coraggio del giornalista Valeryi Makarenko che ha sfidato tutti i divieti posti dai servizi segreti e si è recato 16 giorni dopo, sul posto per documentare l’accaduto. “Le autorità sovietiche – racconta – ci avevano proibito di restare in questa area. Io ho ignorato il divieto, sono arrivato a Chernobyl in elicottero grazie ad un amico dell’aviazione. Ho fatto un’intervista al capo della commissione governativa e ho preparato il primo reportage sui danni a questo reattore. Così abbiamo rotto il blocco all’informazione e non hanno più potuto fermare la stampa”.
A 30 anni da quel disastro, Valeryi è tornato sul posto insieme ad euronews. Ha portato con sé un dosimetro per misurare il livello di radioattività vicino al quarto reattore della centrale nucleare di Chernobyl. “Sto controllando il livello di radioattività certo è ridicolo fare un paragone con ciò che era nel 1986. Ora è solo 5 volte di più di quello che c‘è sulla strada più centrale di Kiev. Questa pulizia è il risultato del grande lavoro che è stato fatto”. Per ripulire l’area, tonnellate di sabbia e terra sono state sostituite con quelle prese da varie zone dell’Ucraina. Queste misure hanno permesso a circa 2 mila lavoratori di operare in condizioni di sicurezza per costruire il “New Safe Confinement” chiamato più semplicemente “Arco”. Si tratta di una gabbia gigantesca di 30 mila tonnellate alta 110 metri, larga 260 e profonda 160.
INC News, 25/04/2016 - source: ©Euronews

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