Quando ho visto questa foto pubblicata da Repubblica, ho avuto un senso di impotenza fortissimo. Una donna al finestrino con lo sguardo perduto, al di lá della vita e della morte. Una donna come tante , forse con figli . Una donna che non ha avuto la fortuna delle altre. Una donna che rappresenta un genere umano considerato carne da macello, un nulla da usare e buttare. Una donna che peró da la sua vita senza chiedere e crede di poter essere felice per quel poco che invece le viene sempre tolto, anche la vita, a volte. Risolvere il problema dei rifugiati non é cosa da poco, ma a me sembra che questo flusso migratorio somigli a quello dell'immediato dopoguerra del 1946. Spero di essermi sbagliato.
Mikhail Lermontov per INC News, Schiedam, 04/09/2015 ©INCNews
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