Lo stupro come arma di guerra. Non è la prima volta che la violenza sulle donne viene usata in modo sistematico e organizzato in un conflitto. Accadde in Ruanda. E’ successo in Congo, durante la guerra in Kosovo e pure durante la Seconda Guerra Mondiale. E accade oggi con il tentativo di Isis di affermarsi sullo scenario medio orientale che ha portato con sé una scia infinita di orrori. Da mesi giornalisti e operatori umanitari raccolgono le testimonianze delle yazide, sottoposte a ogni tipo di tortura fisica e psichica dai miliziani dello Stato Islamico. E ora la conferma dell’orrore arriva pure dalle Nazioni Unite.
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INC News, 10/05/2015 - via Corriere
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