Ci risiamo. Non bastano cento occhi per proteggere i minori, ora ci si mette anche Whatsapp via Facebook, con cui adescare le ragazzine. Leggete cosa la Agenzia ANSA ha pubblicato oggi.
L'adescamento dei minori adesso avviene anche tramite l'applicazione di messaggistica, la popolare WhatsApp. E' quanto emerge dalla procura di Genova che in questi giorni ha ricevuto numerose denunce da parte di genitori di ragazzine contattate da finti coetanei che chiedono prestazioni sessuali o foto osè. Il modus operandi degli 'orchi' è sempre lo stesso: la minore, sono pochi i casi in cui la vittima è un maschio, viene prima contattata su Facebook, altri social o via email. I primi contatti sono 'normali', scambi di saluti, domande sugli interessi personali. Il pedofilo, quasi sempre, si finge un coetaneo. Dopo i primi scambi di lettere virtuali, l'orco chiede il numero di telefono per poter chiacchierare tramite l'app. A quel punto le richieste diventano esplicite: prima la richiesta di foto hard e poi di incontri, in cambio di regali come cellulari o altri oggetti. L'applicazione viene scelta dai pedofili perché difficile da intercettare da parte degli inquirenti.
INC News, 31/01/2015 - via ANSA AP
No comments:
Post a Comment