Raids aerei su Syria da parte amaricana e saudita
Più di 20 miliziani dello Stato islamico sono morti negli attacchi aerei condotti la notte scorsa in Siria dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti. Lo ha riferito la ong Osservatorio siriano dei diritti umani. Gli Stati Uniti sono passati dunque all'azione: aerei da combattimento, bombardieri e missili Tomahawk lanciati dalle navi che incrociano nella regione hanno colpito nel corso della notte obiettivi nel nord del Paese.
"Le forze militari Usa e delle Nazioni partner stanno conducendo azioni militari contro terroristi dell'Isis in Siria", ha reso noto il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby, aggiungendo che "poiché le operazioni sono in corso non siamo al momento in posizione di fornire altri dettagli". Tuttavia, altre fonti della difesa Usa hanno affermato che le "nazioni partner" che partecipano "in pieno" sono l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, la Giordania e il Baherein.
"Le forze militari Usa e delle Nazioni partner stanno conducendo azioni militari contro terroristi dell'Isis in Siria", ha reso noto il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby, aggiungendo che "poiché le operazioni sono in corso non siamo al momento in posizione di fornire altri dettagli". Tuttavia, altre fonti della difesa Usa hanno affermato che le "nazioni partner" che partecipano "in pieno" sono l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, la Giordania e il Baherein.
Alla coalizione si aggiungerà presto la Gran Bretagna. Il governo britannico è infatti pronto a compiere raid aerei in Iraq contro i jihadisti dell'Isis. E' quanto rivela il Daily Telegraph, che cita fonti all'interno del ministero della Difesa. Secondo il giornale, il premier David Cameron dovrebbe annunciare la partecipazione britannica nel corso della Assemblea generale dell'Onu a New York. Fonti del partito conservatore affermano inoltre che il premier convocherà il Parlamento questa settimana per approvare l'intervento militare.
INC News, 23/09/2014-via ANSA AP
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