La Cassazione ha deciso: rischia il carcere chi denigra e offende su Facebook. All’origine della sentenza, la burrascosa separazione di una coppia, in particolaregli insulti postati sul social network dall’ex marito nei confronti dell’ex moglie. Ne è nato un processo per diffamazione con rimpallo tra giudice di pace e tribunale: una questione non di poco conto per gli attaccabrighe del web, perché mentre il primo applica soltanto sanzioni pecuniarie, l’altro può anche infliggere il carcere. Per la precisione, nel caso di diffamazione aggravata, la reclusione da sei mesi a tre anni.
INC News, 23/05/2015 - via Corriere
No comments:
Post a Comment