«Il momento scelto rivela l’intento manipolatorio del polverone sollevato». A metterlo nero su bianco non è qualche commentatore abituato a veder dovunque complotti. È «L’Osservatore Romano», cioè il quotidiano della Santa Sede, che con queste parole conclude la breve e anonima nota contenente la durissima e inequivocabile smentita di padre Federico Lombardi sulla «bufala» messa in pagina dal Qn. E il momento, in effetti, è cruciale. Proprio ieri, infatti, sono stati rese note le relazioni dei tredici circoli linguistici dei padri del Sinodo relativi ai nodi più controversi, come quello dell’ammissione dei divorziati risposati ai sacramenti. Vale la pena di ricordare come, con un timing significativo, proprio alla vigilia dell’inizio del Sinodo, lo scorso 3 ottobre, era scoppiato il caso di monsignor Krzysztof Charamsa, l’officiale della sezione dottrinale della Congregazione per la dottrina della fede, che ha fatto pubblico coming-out in un ristorante romano abbracciato al compagno, dichiarando la propria omosessualità. Charamsa ha annunciato la pubblicazione di un libro con la sua storia. La sua uscita non è sembrata soltanto voler porre all’attenzione dell’assemblea dei vescovi un tema che non era in agenda, ma ha contribuito a rilanciare un’immagine negativa del Vaticano.
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INC News, 22/10/2015 - via La Stampa
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