I guai di Air France non sono finiti. Oltre alla concorrenza delle low cost e al pressing delle aerolinee degli emiri, il vettore transalpino (come tutte le vecchie compagnie di bandiera) si prepara ad affrontare l'arrembaggio delle low-cost sul lungo raggio. A dar fuoco alle polveri era stata nei mesi scorsi l'islandese Wow Air, annunciando l'avvio in tempi stretti di collegamenti a circa 90 euro a tratta tra Parigi e Boston. Qualcosa bolle in pentola anche alla Eurowings, controllata dalla Lufthansa. Una mossa più concreta e pericolosa è arrivata però ora dalla Norwegian Air che ha i mezzi (nel senso di soldi e aerei) per mettere in piedi in tempi stretti un network aggressivo di collegamenti transatlantici a prezzi da saldo.
Il numero uno della società Bjorn Kjos ha annunciato che dal 2017 farà decollare le tratte Ue-Usa con biglietti a partire dai 69 dollari, circa 60 euro. A consentirgli di offrire queste tariffe saranno due elementi: l'utilizzo di aerei più piccoli di quelli dei vettori tradizionali (in flotta ci sono 100 Boeing 737 Max in grado di volare tra Europa e Stati Uniti) e la scelta di operare su aeroporti meno trafficati e con minori tasse rispetto ai grandi scali dei due continenti.Scelta simile a quella (vincente) fatta da Ryanair e Easyjet nel Vecchio continente. Gli scali candidati a fare da base da questa parte dell'Atlantico sono per il momento Bergen ed Edinburgo. Il prezzo medio per un viaggio di andata e ritorno, ha stimato Kos, sarà di 300 euro.
INC News,Schiedam, 07/10/2015 - via Repubblica
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