Questa volta il ministro greco delle Finanze, Euclid Tsakalotos, non si presenterà a Bruxelles a mani vuote. Di più: dopo mesi di trattative culminate nel referendum che domenica scorsa ha rigettato le proposte dei creditori internazionali e dopo le dimissioni di Yanis Varoufakis, un accordo tra la Grecia e i partner internazionali è davvero possibile. Il piano di riforme del governo greco è stato, infatti, valutato positivamente dai creditori e nella notte ha ottenuto l'approvazione del Parlamento di Atene. Anche se come previsto ha perso per strada una parte della sua maggioranza, il premier Alexis Tsipras può quindi andare a negoziare un accordo che eviti l'uscita della Grecia dall'euro. La parola passa ora all'Eurogruppo, che si riunisce nel pomeriggio, e ai leader Ue, che si incontreranno domani sera a Bruxelles per la riunione decisiva. A preoccupare sono ancora le resistenze della Germania che non solo ancora non si è espressa sul piano, ma ribadito la necessità dell'incontro di domani. D'altra parte la riunione odierna dei ministri finanziari non è chiamata a varare un nuovo piano di aiuti chiesto ufficialmente da Atene, ma a valutare la possibilità della Grecia di restare nell'euro dopo.
INC News, 11/07/2015 - via Repubblica
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