THE SATURDAY'S EDITORIAL OF MIRA KARTBAYEVA
ENGLISH
The more I
read the news of Agency and more I am convinced that the Society is sick
inside. Burn alive a girl of 15 years after she was brutally raped for weeks, I
do not have comments to do, as what happened.
Whatever I said, it would be
denied because it happened in India. But as happens in India, although in a
different form, all over the world do the same, although not burn the body
among the people.
Or in the house or outdoors, or at work or in school, it
seems that the male wants to dictate its will on the woman as he sees or feels
to do instinctively, as if she were not a human being, but a doll born by
chance and his tickling pleasure. No one, it seems, takes care of what is
happening in society, so it's just a natural thing, it will adjust itself over
time.
Time it has already spent enough, over 4000 years. Now it is time that
will do something to stop the male's hand, using only and only violence. But
even accusing the male seems to me too easy. Who gives life is the female, so it
is in mother the responsibility in looking and educating male children to respect themselves and other
women that they will have near them.
Let's stop, we women, being afraid of the male with which we started by mistake, just say yes and always forgive even banal slaps. It must put an end to the massacre, in one way or another. Too easy to defend ourselves by saying "I have not reported anything to fear" or "I love him still, despite the beating he gave me." If a woman beats a man the risk of ending up being tried is 99 to one. Why do we allow the male is always innocent of the atrocities that can make because it was not adequately controlled by parents to follow a normal process of development?
Before even
delegate to the authorities in order to resolve the problem of violence, we
must be women to react from the base and repeat ad nauseam that man cannot be the
only master of life of others. But let's not forget also not be left behind
by the time: we have to develop ourselves not only the male can develop, then not only
react, but also act, for our welfare, not only of the family.
Mira Kartbayeva, for INC News, 16/05/2015 (copyright©INCNews)
ITALIANO
Più leggo
le notizie di agenzia e più mi convinco che la Società è malata nel suo
interno. Bruciare viva una ragazzina di 15 anni dopo che è stata barbaramente
violentata per settimane, credo che non abbia commenti da farsi, come cosa
accaduta.
Qualsiasi cosa dicessi, verrebbe smentita perchè accaduta in India.
Ma come in India accade, sebbene in forma differente, in tutto il mondo si fa
uguale, sebbene non si bruci il corpo in mezzo alla gente.
O in casa o
all'aperto, o sul lavoro o in scuola, sembra che il maschio voglia dettare il
suo volere sulla donna come meglio crede o sente di fare per istinto, come se
la donna non fosse un essere umano, ma una bambola nata per caso e per il suo
solletico pleasure.
Nessuno, a quanto pare, si prende cura di cosa stia avvenendo
nella società, tanto è solo una cosa naturale, si regolerà da sola nel tempo.
Ma
accusare anche solo il maschio a me sembra sin troppo facile. Chi dà la vita è
la femmina, dunque la madre ha la sua di responsabilità nell'accudire ed
educare i figli maschi al rispetto di se stesse e delle altre future donne che
saranno attorno a loro. Smettiamola, noi donne, di avere paura del maschio con
cui ci siamo messe per errore, basta dire sempre sì e perdonare anche banali
schiaffi. Si deve porre fine al massacro, in un modo o nell'altro.
Troppo
facile difenderci dicendo "non ho denunciato nulla per paura" oppure
"lo amo ancora, nonostante le botte che mi ha dato". Se una donna
picchia un uomo il rischio di finire sotto processo è 99 contro uno. Perchè dobbiamo
permettere che il maschio sia sempre innocente delle nefandezze che può
compiere perchè non è stato adeguatamente pilotato dai genitori a seguire un
iter di sviluppo normale?
Prima
ancora di demandare alle Autorità il compito di risolvere il problema della
violenza, dobbiamo essere noi donne a reagire sin dalla base e ripeterci sino
alla nausea che l'uomo non può essere lui solo il padrone della vita altrui. Ma
non dimentichiamoci anche di non rimanere indietro con il tempo: dobbiamo
evolvere anche noi, non solo il maschio, dunque non solo reagire ma anche agire
per il benessere nostro, non solo della famiglia.
Mira Kartbayeva, per INC News, 16/05/2015 (copyright©INCNews)
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