L’incubo bomba fa scattare l’allarme nei cieli del Sinai. E il gelo tra le cancellerie coinvolte. Sono stati il presidente statunitense Barack Obama e il premier britannico David Cameron questa volta - dopo gli 007 americani che avrebbero intercettato messaggi dell’Isis - a dare per «probabile» che a causare l’esplosione in volo dell’Airbus russo, con 224 persone a bordo il 31 ottobre, sia stata una bomba. Per questo, ha spiegato Cameron, Londra ha deciso di sospendere i voli del Regno Unito da e per Sharm el Sheikh, bloccando almeno 20 mila turisti sul Mar Rosso e facendo irritare sia l’Egitto che la Russia. «Non ci sono prove», sostengono Il Cairo e Mosca, che invitano ad attendere i risultati dell’inchiesta in corso, bollando come «controproducente» ogni ipotesi prematura.
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INC News, 06/11/2015 - via La Stampa
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