Nell’immensità dello Spazio è solo una carezza, per il genere umano una rivoluzione che apre gli occhi su mondi sconosciuti. Martedì alle 13,49 (e 57”) ora italiana la sonda New Horizons della Nasa sfiorerà Plutone - sorvolandolo a un’altezza di appena 12 mila 500 chilometri - e Caronte, la più grande delle sue lune.
Sarà il culmine di un viaggio cominciato il 19 gennaio 2006, quando da Cape Canaveral partì per i confini del Sistema Solare lanciata da un razzo Atlas V. Per coprire l’enorme distanza - 4,9 miliardi di chilometri - in un tempo accettabile gli ingegneri hanno dovuto progettare una sonda essenziale, leggera e dunque in grado di convertire in velocità tutta o quasi la spinta del razzo. Nel Laboratorio di fisica applicata della Johns Hopkins University a Laurel (Maryland), nacque così New Horizons, grande quanto un pianoforte e pesante 478 chilogrammi . Nello Spazio, velocissima: per raggiungere la Luna gli astronauti dell’Apollo impiegavano tre giorni, New Horizons se l’è lasciata alle spalle in nove ore. E grazie all’effetto fionda ottenuto da Giove (nel 2007) adesso viaggia a 52 mila chilometri all’ora. Troppo per tirare il freno ed entrare in orbita.
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INC News, 13/07/2015 - via La Stampa
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