A deciderlo è stato l'International Earth Rotation Service presso l'Osservatorio di Parigi. Il nostro Pianeta non rispetta sempre le 24 ore previste dalla fisica e quindi è il tempo formale a doversi adattare, come avverrà stanotte, alla realtà. La prassi definita del 'secondo intercalare' (chiamata in inglese 'leap second') è ormai consolidata nel tempo: si tratta della venticinquesima volta che avviene. La prima volta è stata nel 1972, l'ultima nel 2012. Il secondo intercalare viene applicato quando la differenza fra il tempo solare e UTC (il tempo degli orologi di riferimento) si avvicina in valore assoluto agli 0,6 secondi. Non c'è una regola che stabilisce quando è necessario provvedere a questa 'aggiunta', poiché il rallentamento della rotazione terrestre dipende da molteplici fattori, come i terremoti, l'attrito delle marea e gli eventi atmosferici.
INC News, 30/06/2015 - via Repubblica
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