Nel rileggere attentamente la requisitoria del PM, si apprende con molta sorpresa che si vada duro adesso, mentre nel 2012 nulla di questo si era evidenziato. Tre anni per concludere quanto la requisitoria ha stabilito, sono sicuramente tanti, ma sinceramente molto pesante la conclusione. "Dio perdona, l'uomo no" e' sicuramente una frase determinata a far comprendere quanto possa essere stato colpevole questo Comandante, che a quanto si e' appreso dalla stampa, era passato dalla direzione di petroliere alla direzione di navi passeggeri da crociera. Vedremo ora la difesa come reagira' i prossimo 5 Febbraio.
Ventisei anni e 3 mesi di reclusione. E' la richiesta di condanna formulata dalla procura di Grosseto per l'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, unico imputato per il naufragio al largo dell'Isola del Giglio che causò la morte di 32 persone nella notte del 13 gennaio 2012. Il pm Maria Navarro ha avanzato la richiesta cumulando i 14 anni per i reati di omicidio e lesioni colposi ( il reato più grave la morte della bambina Dayana Arlotti), di naufragio colposo (9 anni), abbandono di incapaci e della nave (3 anni). Il procuratore ha richiesto anche tre mesi di arresto come custodia cautelare per pericolo di fuga. "Non scappo. Sono a disposizione dell'autorità giudiziaria, mi si dica quello che devo fare", è stato il commento di Francesco Schettino diffuso tramite i suoi legali. Oggi il comandante non era in aula.
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INC News, 26/01/2015
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