ITALIA - Accusata di aver ucciso il figlio per una truffa all’assicurazione

Che una persona arrivi a limiti estremi in caso di necessita' si puo' capire, ma l'estremo di un limite non puo' essere la morte procurata per estorcere denaro.

Cosi' invece sembra da questo articolo di cui postiamo una parte:

L’orrore si consuma su un lettino del pronto soccorso dell’ospedale di Corigliano Calabro. È qui che una donna di 37 anni, Stefania Russo, al settimo mese di gravidanza, già madre di un bambino, il 15 maggio del 2012 si presenta con un aborto già in fase avanzato, che avrebbe provocato la morte del feto. La donna piange, si dispera e sanguina abbondantemente. Al medico di turno, il dottor Sergio Garasto, spiega di essere stata vittima di un incidente stradale. Il medico accerta subito che la donna aveva espulso il feto che, comunque, era ancora legato al cordone ombelicale. Respirava, ma dopo pochi minuti il suo cuoricino si è fermato.

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INC News, 23/01/2015 - via Corriere